O personale o muerteCronaca di un personal best!
Un Articolo di Paolo "Crazy Horse"
E guerra fu!
Lo dicevo nel precedente post e lo ripetevo a mo' di mantra insieme al mister, in questo 800 o si conquista il personale o si muore! Settimane di allenamenti che hanno rasentato la perfezione fino a quel 500 chiuso in 1'14''29 che voleva dire molto ma che bisognava trasformare in record.
La giornata inizia bene, l'appuntamento è per le 18 a Santhià e quindi con tutta calma si possono sbrigare i preparativi del caso. L'arrivo è puntuale, l'iter di iscrizione senza intoppi e la trasformazione da civile ad atleta del Base Running avviene in pochi minuti.
E' l'ora del riscaldamento, allaccio per bene le scarpe, saluto Valerio ed Alessandro in corsetta già da qualche minuto e lesto mi accingo a muovere i primi passi intorno al campo di atletica, lungo un sentiero sterrato e sconnesso che circonda tutto l'impianto.
Il fiato è buono, le gambe sono ancora un po' flosce e poco reattive ma è giusto così, bisogna svegliarle. Il primo giro passa, inizio il secondo cercando di mantenere un buon passo che mi consenta di raggiungere la giusta "temperatura". Tutto lineare, tutto secondo protocollo, tutto sotto controllo...
Ma è proprio quando tutto sembra perfetto e puntuale che si presenta sua monnezza l'imprevisto...