E poi metti una giornata come questa, dove nulla ti fa pensare che le cartucce che sparerai saranno uniche e letali.
8 colpi assordanti in un parco innevato e freddo, calpestato da poche persone e ancora meno runners.
8 splendidi colpi sparati con un pizzico di emozione perché la sensazione di controllo e di potenza erano palpabili e forti.
8 sonore sgasate ad una media mai tenuta fin'ora, figlia del duro e non sempre facile lavoro invernale, fatto di tanto potenziamento, freddo e cross.
Questa la giornata di allenamento di oggi che completa la prima non facile settimana di allenamento in vista della TuttaDritta di fine marzo. Una sana virata verso i lavori di resistenza che scoprono alcuni talloni d'Achille che mi porto dietro, uno su tutti il dolore al fianco destro.
Il motore però quest'anno ruggisce ed anche se sono lento di comprendonio in quanto alle "tassative" cose da non fare, l'esperienza e la dedizione alla fatica migliorano. Un lento processo che plasma ciò che sono giorno dopo giorno e che spero possa farmi togliere qualche soddisfazione nel prossimo futuro.
Prima facciamo una breve carrellata dei lavori fatti durante questa prima settimana, settimana che mi vedeva un po' "gonfio" muscolarmente in quanto reduce dal cross di Pinerolo, crosso dove ho dato il 110% nel tentativo di non essere l'ultimo a tagliare il traguardo eh eh...
Con quadricipiti un po' a stozze (lieve stato di DOMS), femorali stanchi e caviglie provate, a testa bassa ho quindi fatto questo:18/02 - 8K a 4'50''/km
19/02 - riposo
20/02 - 14K a 4'21''/km (avevo il lungo di 18K)
Primo errore. Imposto quasi da subito un ritmo troppo forte rispetto allo stato muscolare nel quale mi trovavo. Così, nonostante sentissi di stare correndo facile con ottimo passo e poca fatica, intorno al 13° chilometro ho sentito un lieve crampo al bicipite femorale sinistro (segno di affaticamento) ed allora mi sono visto costretto a calare il ritmo e tornare mestamente verso casa. Qui ho azzardato un giro dell'isolato per allungare il brodo e capire se potevo resistere ma le sensazioni generali mi hanno fatto optare per l'interruzione. MEA CULPA...
21/02 - 10km a 4'55''/km
22/02 - salto la qualità per eccessiva stanchezza generale aggravata dal lungo ma anche da una fase lavorativa che mi vede al 3° weekend di lavoro consecutivo.
23/02 - 9K a 4'33''/km
Inserisco questo lento pre-qualità domenicale in modo da "lavare" i muscoli e prepararli al giorno dopo. Ottime sensazioni e fluidità ritrovata.
Ed arriviamo ad oggi, giornata nella quale avevo come lavoro gli 8x1000 a 3'40'' con rec. 1'30'' in souplesse + un 10x100 in salita (Califfo docet!). Fuori neve, fortunatamente non eccessiva, tanto che l'asfalto risulta semi sgombro e quindi sicurezza garantita!
Freddo notevole, ma con la neve fuori non è che ci si possa aspettare diversamente, in compenso però paesaggio affascinante!
Arrivato al parco con ai piedi le mie A1, faccio un 2K di riscaldamento, altro stretching e via alle danze:
3'36'' - 6'10''
3'28'' - 6'45''
3'25'' - 6'26''
3'29'' - 6'16''
3'35'' - 5'54''
3'34'' - 6'09''
3'34'' - 7'01''
3'39''
media dei veloci: 3'32''/km
poi i 10x100 in salita con media 15'' (ovviamente saranno stati meno di 100 metri...ma quella salita ho!)
Semplicemente sbalorditivo!!! Non credevo di riuscire a spingere così bene!!! Falcata ampia e pulita, busto dritto e buona elasticità ad ogni passo. Elasticità persa solo nel finale dove infatti, puntuale, ha fatto capolino il dolore al fianco destro. Dolore che ormai credo di poter imputare unicamente ad una questione di biomeccanica. Più forte è il ritmo e più forti sono le sollecitazioni, più facile è che mi venga questa infiammazione. Poiché ognuno deve fare i conti con la propria attrezzatura, bisogna credo insistere sulla tecnica di corsa, in modo che diventi il più armonica ed elastica possibile.
Un corpo in movimento è anche arte se vogliamo...
Ad maiora...