E' veramente dura ragazzi. Gli allenamenti improntati alla velocità sono un'altra cosa rispetto al correre tradizionale. Ci vuole tecnica e potenza, ci vuole testa e poi soprattutto ci vuole una pista di atletica come si conviene!
Non sempre però è facile trovarsi nelle condizioni di cui sopra...la pista per esempio, per uno che torna a casa da lavoro intorno alle 19:30, diventa una chimera, la testa poi solitamente è sempre ingolfata di mille pensieri e arrivare all'appuntamento belli motivati è quasi come un giro alla roulette puntando un numero specifico. Tecnica e potenza sono invece un capitolo a parte, un po' sono date da madre natura, la quale può regalarci fibre di un certo tipo, biomeccanica all'avanguardia e, perché no, una statura da velocista con leve importanti, un po' da quanto duramente ci si è allenati durante la stagione invernale, quanto tempo si è dedicato alla palestra ed alle salite...insomma per farla breve, dipende molto da quanto si è seminato durante il Generale Inverno!
Come detto nel precedente post, la debacle negli ultimi 200 metri della scorsa gara è quasi certamente da imputare ad una scarsa/issima velocità di base...appurato ciò, il mister ha deciso di dare una svolta (per quanto possibile coi tempi stretti del calendario) velocistica agli allenamenti!
Quando si effettua un allenamento di velocità, beh si sente...
Dopo i 16K a 4'20'' del martedì, giovedì si andava di 10x100 da correre in 14'' secchi con recupero tra le ripetute di 2 minuti.
Purtroppo, per i motivi di cui sopra, salta la pista e quindi corro sul nudo e bastardo asfalto. Fortunatamente i 100 metri sono segnati per terra e quindi il garmin può fungere solo da mero cronometro (impensabile farne un uso differente).
Si comincia con un 4x30: 4''70, 4''60, 4''56, 4''38 - media 4'56'' (con misurazione "ad occhio")
poi si continua la danza con i 10x100:
14''77, 13''96, 14''00, 14''29, 14''82, 14''20, 13''90, 13''62, 14''10, 14''02
media 14''17
Infine i 3xRunA con caviglie "a stozze" e polpacci in sciopero sindacale.
Dicevo che l'allenamento alla velocità si sente perché nei giorni seguenti scopri di aver utilizzato così tanto i muscoli e così in pieno, che i doms risultano inevitabili.
Ecco allora che dopo la sessione di 10x100 i muscoli interessati da doms sono i seguenti:
- polpacci
- peroneo breve
- quadricipiti
- bicipiti femorali
- glutei
- addominali laterali
- spalle
- bicipiti delle braccia
- tricipiti
- deltoidi
Se non vi bastasse c'è da segnalare anche un lieve mal di testa dovuto alle "frustate" sul terreno date di avampiede netto a spingere! Insomma, un altro mondo!
Interessante anche vedere come tutto il comparto muscolare superiore venga massicciamente interessato durante la brusca accelerazione e la conseguente tenuta...un'armonia difficilmente ricercabile sulle lunghe distanze dove l'imperativo è ECONOMIA e quindi il cercare di utilizzare meno distretti muscolari possibile ottimizzando solo quelli strettamente necessari.
Dopo in canonici lenti per accelerare il recupero muscolare, oggi era la giornata del medio/veloce. Causa varie ed eventuali decido di allenarmi per le 12:30 in piena calura.
Da fare 6km (3'45) r8 + 1200 (3'10).
Mi riscaldo con 2K a 4'40''/km docili docili, poi tanto stretching, una bevutina alla fontana per reintegrare e via col lavorone:
6K a 3'38''/km - decido sin da subito di spingere un po' di più per via del garmin e dei suoi soliti "regali". In pratica però esagero bruciando troppo energie (specie vista l'ora)...
Recupero gli 8 minuti con bevutazza alla fontana ed altro stretching e parto per il 1200 che non mi riesce per un crollo totale di testa (in termini proprio di resistenza alla fatica) trasformandosi in:
600m a 3'06''/km - dopo 600 metri mollo e mi fermo...faccio il quadro della situazione e decido di recuperare la debacle con rec. 1' e poi altri
600m a 3'/km
E' veramente dura pigiare sull'acceleratore e guadagnare quei cavalli in più che servono per l'attacco al personal best. Lavorare è la parola d'ordine...Insistere e crederci sempre!